«Abbiamo mai avuto un nemico peggiore di noi stessi? Nell’Era della Mortalità, ci siamo fatti la guerra incessantemente, e anche quando non c’era nessuna guerra da combattere, ci siamo picchiati nelle strade, nelle scuole, nelle case, finché non è apparsa un’altra guerra che ci ha fatto rivolgere di nuovo lo sguardo all’esterno, spostando il nemico a una distanza più rassicurante.
Ma questo tipo di conflitti appartiene ormai al passato. C’è pace in terra e buona volontà tra gli uomini.
Ma…»
Vi è mai capitato di leggere la trama di un libro, vederne la copertina, sentirne parlare per caso e di provare un’irrefrenabile voglia di dare una possibilità a quel mattone di carta e inchiostro? Di immergervi in quel mare di righe e parole per scoprire cosa si cela alla fine della strada? Quale storia l’autore ha voluto raccontare e se, dopotutto, valeva davvero la curiosità che avete avuto in merito?
Ebbene, tra me è Falce, il primo libro della Trilogia della Falce, scritto da Neal Shusterman ed edito dalla Oscar Vault, è successo proprio questo. Un imprinting devastante che mi ha spinto a leggerlo. E se già prima di partire avevo un irrefrenabile voglia di iniziarlo, dopo aver concluso il primo capitolo e aver messo gli occhi sul secondo, ho sentito dentro di me una voce che mi ha sussurrato: «Continualo, perché è il libro che stavi aspettando, il libro giusto per te.».
Infatti, mi sono bastate poche righe per ritrovarmi completamente rapito dalla narrazione dell’autore. Una narrazione molto visiva, capace di stuzzicare l’immaginazione e di accompagnare il lettore da una parola all’altra, da un paragrafo all’altro. Subito ti ritrovi catapultato nel mondo delle Falci e nello strano distopico e futuristico sistema sociale che Shusterman è andato a creare. Un mondo in cui la morte non esiste più, non per via naturale almeno, e questo ha spinto gli uomini a fondare un ordine, la Compagnia della Falce, appunto, che ha il compito di ricreare, secondo dati statistici appartenenti all’Era della Mortalità, le condizioni di morte, naturale e non, che avvenivano nel passato.
L’intera trilogia, come avrete capito, prende origine da un unico e preciso quesito: cosa accadrebbe se l’umanità un giorno sconfiggesse la morte? Se riuscisse a curare tutte le malattie e a eliminare l’invecchiamento del corpo? E soprattutto, come farebbe a tenere sotto controllo la crescita incontrollata della popolazione e quindi il conseguente affollamento con tutti i problemi che esso comporta e che già oggi, nel 2020, stiamo subendo?
La risposta che l’autore si è dato è stata: «Falce.»
Una storia, questa, esaltata dalle doti narrative dell’autore che riesce a coinvolgere il lettore apparentemente senza alcuno sforzo. I due protagonisti, Citra Terranova e Rowan Damisch, vengono presentati e caratterizzati in modo magistrale, permettendoci di entrare immediatamente in empatia con loro.
In breve tempo si viene catapultati in questo nuovo mondo e, soprattutto, si comincia a familiarizzare con le Falci e con il loro modo di operare e di agire. Più si va avanti con la storia, più si rimane stupefatti nel constatare quanto bravo sia stato l’autore a creare l’organizzazione e tutto il sistema che gli ruota intorno, con i suoi giochi di potere e intrighi tra fazioni.
Personaggi
Tutti i personaggi presentati, dai principali ai secondari hanno una caratterizzazione stupefacente. Ognuno con dei modi di fare e di comportarsi coerenti e assolutamente unici. Non troviamo mai due personaggi che si assomigliano troppo o incoerenze intrinseche al personaggio. I due protagonisti, Citra e Rowan, con il proseguo della storia diventano sempre più interessanti, come interessante è l’evoluzione del loro rapporto ogni volta che affrontano una nuova sfida. I due seguono un percorso completamente diverso che, alla fine del libro, li porterà in due punti differenti. Personalmente ho preferito molto di più la storia personale di Rowan che quella di Citra, ma non perché lei sia meno interessante, ma perché il ragazzo si trova ad affrontare alcune situazioni emotivamente più intense e ha una trasformazione davvero bellissima.
Ambientazione
Che dire, in fin dei conti si tratta sempre della nostra terra, quindi non abbiamo ambientazioni così tanto particolareggiate. Tuttavia, il mondo futuristico pensato dall’autore è davvero originale. Il Thunderhead, l’intelligenza artificiale onnipotente che non sbaglia mai e guida l’umanità verso un mondo privo di guerre, povertà e fame, è ben presente nella storia ma non diventa mai protagonista assoluto e non abbiamo il rischio, almeno in questo primo volume, di vedere il romanzo virare in una direzione più fantascientifica in cui le macchine crudeli hanno il predominio sull’uomo. Dall’altra parte, sono messe in luce le Falci, la loro potentissima organizzazione e le scelte che fanno. Affascinante è stato vedere il luogo in cui si radunano per cerimonie o assemblee, impreziosito dalle descrizioni sempre eleganti e precise dell’autore.
Trama
Penso si sarà capito, ma ho adorato questo libro. Tutto ciò che la mente di Neal Shusterman ha partorito mi ha catturato e affascinato. Il ritmo della storia è sempre molto incalzante. Soprattutto all’inizio il cambiamento di condizione dei protagonisti viene stravolto più volte, lasciando il lettore elettrizzato e smanioso di andare avanti per scoprire come si svolgeranno gli eventi. Ho adorato lo sviluppo narrativo di Rowan e la trasformazione che ha avuto nell’intero volume. Presentato all’inizio in un modo, lo salutiamo con la consapevolezza che le prove affrontate lo hanno profondamente cambiato.
In conclusione, sono troppo curioso di leggere il seguito, soprattutto dopo il finale del primo. Sono sicuro che Thunderhead, il secondo volume della trilogia in uscita il 13 ottobre, non deluderà le mie aspettative. Consiglio questo libro? Sì, senza alcuna esitazione. Se amate le storie un po’ distopiche, un po’ fantascientifiche con una forte componente di fantasia, questo libro fa al caso vostro.
Se vuoi leggere un libro fantasy di un autrice italiana, vedi la mia recensione su “La forma della Luce”.