La repubblica dei ladri. Recensione Vol. 3 dei Bastardi Galantuomini

Scritto da Antonio Agostinacchio

1 Gen, 2021

Cover La repubblica dei ladri

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Il mio voto

(5/5)

La Repubblica dei Ladri, Trama.

Doveva essere il colpo più clamoroso della loro carriera, invece si è rivelato un? clamoroso fiasco. Così Locke e il suo fedele compagno Jean sono riusciti a malapena a salvare la pelle. Almeno, Jean ci è riuscito: Locke sta morendo, avvelenato in modo lento ma inesorabile da una sostanza che nessun alchimista o dottore può combattere. Ma quando la fine sembra ormai vicina, una donna misteriosa offre a Locke un’opportunità che potrà salvarlo, o ucciderlo.

Le elezioni del Konseil sono imminenti, e le diverse fazioni hanno bisogno di una pedina da muovere a loro piacimento. Se Locke acconsente a essere quella pedina, con un incantesimo la donna estrarrà il veleno dal suo corpo, anche se l’operazione sarà talmente dolorosa da fargli desiderare la morte. Locke non ci pensa proprio, ma due elementi lo inducono a cambiare idea. Primo, le suppliche di Jean. Secondo, un nome femminile pronunciato dalla maga: Sabetha, l’amore della sua vita, abile e arguta quanto lui, e ora la sua più grande rivale.

Locke si è innamorato di Sabetha al primo sguardo, quando era un giovane orfano e apprendista ladro. Ma dopo un corteggiamento tumultuoso, Sabetha se n’è andata. Ora si ritrovano nuovamente uniti in uno scontro. Di fronte all’unica persona che sia in grado di tenergli testa – nel gioco dell’amore e in quello degli inganni – Locke deve scegliere se combattere Sabetha, o sedurla. Una decisione da cui potrebbero dipendere le vite di entrambi.

 

 

 

 

«La verità è che non mi hanno mai reso debole. La verità è che mi hanno dato le ali.»

 

 

 

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Sono davvero felice di iniziare questo nuovo anno parlandovi di uno dei libri più belli, se non il più bello, che ho letto nel 2020. Un libro travolgente, intenso dal lato emotivo e narrativo. Un libro completo sotto ogni punto di vista, capace di stregare il lettore con una successione di eventi ben strutturati, ma anche con una componente romantica mai banale e che riesce ad amalgamarsi alla perfezione con tutti quegli elementi già presenti nei precedenti volumi de La Saga dei Bastardi Galantuomini.

Da quando ho letto i titoli dei tre romanzi, La Repubblica dei Ladri è stato quello che fin da subito mi ha catturato di più. Avevo tantissime aspettative e sono felicissimo di dire che le ha soddisfatte con il massimo dei voti.

Tutti e tre i primi volumi della saga presentano una linea narrativa focalizzata sull’adolescenza di Locke, alternata con quella nel presente. Una delle pecche, che a mio punto di vista aveva il secondo volume, era proprio la mancanza di un racconto significativo sull’infanzia di Locke e dei Bastardi Galantuomini, aspetto che in questo terzo capitolo non solo è stato potenziato, ma a tratti diviene anche la linea narrativa principale. Non per niente il titolo del romanzo è tratto proprio da ciò che accade nel passato.

Come si era già intuito con i primi due volumi, Lynch ha deciso di ambientare ogni romanzo in un luogo diverso per presentare, passo dopo passo, l’incredibile mondo che ha ideato. Tale intenzione trova conferma anche in questo terzo romanzo, in cui Locke e Jean si ritroveranno a compiere le loro avventure in una nuova città, Karthain, la città dei maghi.

Un altro elemento che differisce dai precedenti è proprio la presenza massiccia di questi ultimi e di tutto ciò che gira intorno a loro. Ne La Repubblica dei Ladri vengono approfonditi molto gli aspetti fin ora oscuri dell’Alleanza dei Maghi. Il loro modo di vivere, la filosofia che seguono e la condotta che adottano. Grazie al confronto che i due protagonisti hanno con alcuni dei rappresentati magici il lettore viene a conoscenza di molti misteri legati al passato di Locke, quanto della storia dell’intero mondo creato da Lynch.

In questo terzo capitolo l’autore introduce nuove linee narrative che troveranno sviluppo nei prossimi volumi della storia. Linee narrative che si prospettano estremamente interessanti e che, sono sicuro, riserveranno più di una sorpresa.

Ad aggiungere ulteriore peso all’opera, come già anticipato, è la componente romantica, già sondata da Lynch ne I pirati dell’Oceano Rosso, come già evidenziato nella recensione, introdotta dall’arrivo (finalmente) sulla scena di Sabetha. Donna indipendente, estremamente caparbia e competente ma che nasconde un lato tenero riservato a poche persone della sua vita. Il modo di fare sfuggente e enigmatico che sfoggia nell’intera opera è ciò che spinge, tra le altre cose, il lettore ad andare avanti. Credo sia uno di quei personaggi che o si odiano o si amano senza mezze misure. Io lo amo.

Personaggi

Tra le vecchie conoscenze come Locke, Jean, Calo e Galdo e le nuove come Sabetha, i ragazzi della compagnia teatrale Moncraine, Pazienza e Nikoros, ogni personaggio, come ormai Lynch ci ha abituati, è rappresentato alla perfezione. Ognuno di loro ha una caratterizzazione ben definita. Si comporta, pensa e agisce come se fosse una persona in carne e ossa e questo è, certamente, il punto di forza più grande che la scrittura dell’autore ha. Lo aveva già dimostrato con i primi due volumi e lo ha confermato anche con questo terzo, in attesa del quarto in uscita nel 2021.

Ambientazione

Come ormai ripeto da un mese a questa parte, Scott Lynch è riuscito a creare un mondo estremamente affascinante e vivo. Tutti i luoghi che i nostri protagonisti hanno visitato e noi lettori con loro sono stati caratterizzati e approfonditi senza tralasciare neanche un dettaglio. Lo era Camorr, lo era Tal Verrar e Porto Prodigo e lo è stata anche Karthain in questa occasione. Ogni luogo ha i suoi usi e costumi che l’autore si impegna sempre di creare e questo permette a lettore di percepire con chiarezza di aver viaggiato per il continente e aver raggiunto un posto completamente diverso dal precedente.

Trama

Con questo terzo volume devo ammettere che Lynch è riuscito a portare la trama al livello del primo, se non superarlo. Mentre I Pirati dell’Oceano Rosso sotto questo punto di vista non mi aveva entusiasmato più di tanto, con La Repubblica dei Ladri le cose cambiano in meglio. Sia l’intreccio principale che quello nel passato è costruito magistralmente e Lynch non trascura neanche l’inserimento di nuove linee narrative e nuove enigmatici misteri che ci accompagneranno nei volumi futuri.

Per concludere consiglio con tutto me stesso la lettura di questo libro perché è qualcosa di davvero sensazionale e travolgente.

Come sempre ringrazio la Mondadori per la copia in PDF e Evelyn di The Golden Reader per aver organizzato l’evento che mi ha fatto scoprire questa bellissima saga.
Di seguito vi lascio l’immagine con tutte le successive tappe del Review Party.

 

 

 

 

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