Immaginate di stringere tra le mani un’antologia che, ad ogni pagina, vi fa respirare un dolce profumo di carta, la magia del fantasy più puro e l’anima di cinque autori emergenti. Di chi sto parlando? L’ispirazione che ha creato i racconti che andrete a leggere sono di Sara Cremini, Zac D’Aleo, Lara Coraglia, Antonio Agostinacchio e Nico Olindo.
Quintessence è l’essenza dell’inchiostro che scorre nelle loro vene.

Il mio racconto, presente in Quintessence si intitola “La volontà del deserto” ed è ambientato nel mondo de “Il Ciclo della Disputa Eterna” ad Arcan, più nello specifico nel Deserto di Sicheor.
Ma di cosa parla?

L’orfano Regik è da un anno che, ogni giorno, viaggia da Èramal al deserto di Sicheor in compagnia del suo dromedario e migliore amico: Rammel. Per guadagnare un po’ di dunarie, svolge il lavoro d’intermediario tra i mercanti della sua città e i gruppi nomadi.

Dopo l’ennesima giornata di lavoro, sulla via di casa, Regik viene colto da un evento inaspettato che cambierà per sempre la sua vita e la sua storia.

Incontrerà un ragazzino dagli occhi di ghiaccio che metterà a dura prova la sua pazienza, un uomo dalla chioma argentea e dai modi affabili. Ma soprattutto scoprirà un lato di se stesso di cui era allo scuro.

Lui non è come tutti gli altri ed è arrivato il momento di diventare chi dovrebbe essere.

“La volontà del deserto” è un frammento del passato di Regik, personaggio presente ne “La preghiera degli innocenti” primo libro della trilogia de “Il Ciclo della Disputa Eterna”. È uno scorcio sul continente di Arcan e mostra come il bambino del deserto ha intrapreso la strada per diventare adulto.