Mi sono presa qualche giorno per metabolizzare l’epilogo prima di scrivere una recensione. Non sono facilmente emozionabile (credo di avere una sfera emotiva di un cactus talvolta), ma questo libro mi ha fatto piangere come una vera e propria bambina.
Non solo la trama è interessante, coinvolgente e originale, ma a questo si aggiunge anche uno stile di scrittura leggero, ammaliante e in grado di trascinarti dentro la storia con semplicità.
Affezionarsi ai personaggi è stato facile e a mio avviso loro sono il vero punto forte di questo libro: i due protagonisti, i neo-adolescenti David e Garret, sono costruiti con maestria a livello psicologico, e non ti faranno mai dire durante la lettura “sì ma questo è irrealistico per un bambino!”.

Antonio ha scritto una storia che fin dalla prima pagina ti prende e ti coinvolge, con il giusto equilibrio tra mistero, segreti da svelare, avventura, affetti e fratellanze.
Un worldbuilding eccezionale, le foreste di Arcan e l’abisso di Noctis mi hanno conquistata, attraverso le parole dell’autore mi sono sentita trasportata su quelle strade, ho camminato con David, corso con Garrett. Li ho abbracciati con la mente, li ho presi per mano e con loro sono arrivata in fondo alla storia.
Un genere che pensavo non mi potesse più coinvolgere come quando ero più giovane, invece La preghiera degli innocenti mi ha riaperto il cuore per questo sottogenere del fantasy a cui ora so che non potrò mai dire addio.

Cadi nel libro, vieni immerso subito nelle vicende dei protagonisti e impari subito le ambientazioni. Questo è lo stile che adotta Antonio nel suo libro, questa scrittura immersiva che ti prende con entrambe le mani e ti porta con sé. Un volume che ho divorato, una storia che è entrata sottopelle e nel cuore e non ne uscirà più.

Lo stile di Antonio è incredibilmente coinvolgente e realistico, è difficilissimo lasciare il libro, gli avvenimenti sono così ben collegati tra loro che non riesci ad allontanarti: vuoi continuare a sapere, continuare a scoprire, continuare a leggere. Quello che sconvolge tanto è senza dubbio il worldbuilding. Arcan è spettacolare, questo nuovo mondo così bello e “luminoso” pieno di colori da scoprire.
Consiglio questo libro: agli amanti del fantasy, a chi cerca una nuova avventura, a chi piace leggere storie ricche di emozioni forti.

Un libro con una fortissima carica emotiva e che mette al centro di tutto la famiglia: l’amore familiare e ciò che ci può portare a fare. Lo consiglio, anzi lo stra-consiglio, a chiunque perché tutti gli elementi presenti sono ben bilanciati e la storia è accattivante. Antonio è riuscito a prendere il lettore e a catapultarlo in questo nuovo mondo.